Diventare Papà. Un mondo emotivo da riscoprire

Troppo spesso la paternità è un argomento di difficile confronto sia dal punto di vista pedagogico che legale-istituzionale. La letteratura scientifica ha concentrato molta della propria attenzione sul mondo interiore della futura madre, la cui dimensione emotiva è stata ampiamente studiata in ogni suo aspetto più intimo e inconscio, anche grazie alla grande diffusione della "teoria sull’attaccamento" elaborata da John Bowlby. Ma troppo poco ci si chiede cosa pensa, cosa sente, cosa prova un uomo alla vigilia della propria paternità? Come entra nel nuovo territorio della genitorialità? In che modo la esprime con gli anni?
Un uomo che decide di avere un figlio va incontro ad una fase del proprio ciclo di vita che ha un enorme potenziale di trasformazione dell’identità: insieme al proprio figlio un uomo vede nascere un "nuovo se stesso" ricco di paure, speranze, dubbi e fantasie. La fatica mentale ed emotiva che un uomo deve affrontare nel momento in cui si confronta con la possibilità di una paternità è davvero smisurata: poche altre sfide nella vita comportano le stesse implicazioni emotive e psicologiche. Entrare nella dimensione del "per sempre" come si entra quando si ha un figlio costringe l’uomo a doversi confrontare con la dimensione del "definitivo" facendolo entrare in un’avventura che non ha mappe direzionali o percorsi tracciati bensì si esprime in un viaggio personale dove tutto è imprevedibile e sconosciuto. Diventare padre stimola l'immaginario maschile soprattutto nel pensare di perdere un ruolo di stabilità e indipendenza tipico del proprio ciclo di vita (paura di interrompere la carriera, di non avere più tempo per lo sport ecc.). Le emozioni dei neopapà il più delle volte sono emozioni che non vengono ascoltate ma risultano essere qualcosa da cui scappare e di cui vergognarsi.
Parlare di paternità significa diventare consapevoli di essere persone che perdendo, abbandonando e lasciando andare la vecchia immagine di sé è possibile tracciare nuovi stili e nuovi obiettivi, che trattengono ancora alcuni di quelli vecchi, fatti di altre conquiste e opportunità.

Percorsi individuali

Esplorando l’importanza delle funzioni protettive che i padri svolgono fin dai primi momenti di vita del bambino/a, si intende offrire uno spazio di ascolto delle emozioni paterne per identificarle, esprimerle e avvicinarsi sempre di più al mondo emotivo del proprio figlio/a. Il linguaggio viene proposto come mediatore e creatore di forme espressive nuove o semplicemente diverse da quelle che utilizziamo frequentemente. Il percorso di counseling si struttura in incontri individuali della durata di 50-60 minuti circa a cadenza settimanale per un numero di 10 colloqui circa.

Percorsi di gruppo

In un universo psicologico e pedagogico in cui dei padri si sa poco sia dal punto di vista emotivo che genitoriale, l’obiettivo "trasversale" di questo percorso è di dare voce alle emozioni (a volte nascoste) dei neopapà e più in generale di tutti coloro che si trovano a vivere l’esperienza della paternità.

Destinatari dei percorsi

Uomini che: